A Corato una mostra per non dimenticare l’orrore della Shoah

Dal 23 al 27 gennaio sarà allestita nel Chiostro del Palazzo di Città

martedì 21 gennaio 2020 21.02
Sarà allestita nel Chiostro del Palazzo di Città di Corato, dal 23 al 27 gennaio, con visite guidate dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 20.00, la mostra dal titolo "Se capire è impossibile, conoscere è necessario" (Primo Levi) dedicata all'orrore della Shoah, realizzata dall'Associazione Culturale "Il Tempio di Serapide", in collaborazione con l'Associazione Sordi "Fratelli Gualandi" e l'Associazione "Bice Fino"

«In seguito ad analisi filologiche e ad elaborazioni critiche, - -dichiarano gli organizzatori – intendiamo proporre un evento espositivo non "preconfezionato" ma pensato e presentato ex novo, con allestimenti originali: un ulteriore progetto culturale per la città e il suo territorio, affrontando la prospettiva storica dell'olocausto nazista con grande rigore scientifico, valorizzando i contenuti con un percorso espositivo apprezzato per la chiarezza e il fascino. La mostra racconterà della violenza che ha trovato la sua massima espressione nell'oppressione degli ebrei nella loro condizione di creature isolate dentro i ghetti delle città e nei lager tedeschi, e sarà suddivisa in tre componimenti ricorrendo ad immagini rapide ed essenziali, cercando di far emergere i soli dati elementari per lasciare il resto alla sensibilità costruttiva del visitatore. L'esposizione, nella sua totalità, sarà modulata in modo da sollecitare l'immaginazione del fruitore "raccontando" le storie della Shoah, in una atmosfera immersiva. Difatti – spiegano - l'intento principale del nostro progetto scenografico è favorire l'immersione in un'altra dimensione temporale.
Non si troverà il ghetto nel suo paesaggio generale ma l'attenzione si ferma ad un angolo di esso alla storia tragica delle famiglie che venivano marchiate con la stella di David e del limite in cui erano costrette a vivere. L'arrivo ad Auschwitz: "Deportato numero 3289" una matricola che marchia indelebilmente il corpo e scava nell'anima la perdita di identità».

Alla mostra, che vede l'Associazione Culturale "Il Tempio di Serapide" in qualità di responsabile del progetto scientifico, si associano anche una video proiezione in lingua dei segni dal titolo "Se questo è un uomo" ( Primo Levi), avente come responsabile del progetto scientifico e curatela l'Associazione Sordi Corato "Fratelli Gualandi", e un reading letterario intitolato "L'indifferenza è la mia nemica personale" a cura dell'Associazione Culturale "Bice Fino".

Il Laboratorio urbano Corato Open Space e l'Associazione Culturale "Nuova Umanità" affiancheranno le responsabili della scenografia e della direzione artistica Anna La Monica e Sara Bucci nella cura dell'allestimento.

Inoltre, il 27 gennaio, in occasione della "Giornata della Memoria", l'Associazione Culturale "Il Tempio di Serapide" invita la cittadinanza alla riflessione esponendo alle finestre un lumino acceso che rappresenterà le migliaia di vittime della Shoah.

L'iniziativa, intitolata "Fiamma della Memoria" «ha come obiettivo la presa di coscienza dei pericoli legati alle intolleranze ed è indirizzato a tutta la città, a tutti coloro che sentono vicini i diritti fondamentali dell'uomo: il diritto alla vita, il diritto alla libertà di espressione, alla libertà di pensiero, alla libertà di coscienza, alla libertà di diffondere le proprie idee senza riguardo di frontiere, in forma artistica o attraverso qualsiasi altro mezzo di propria scelta, a prescindere dalle differenze di razza, di fede, di opinione».