12 luglio, il commovente omaggio alle vittime
Le parole del Sindaco De Benedittis
martedì 12 luglio 2022
14.00
Un silenzio emblematico, perché le parole sembrano aver perduto qualsiasi senso consolatorio. Sei anni dopo, su quel binario, risuona esclusivamente la voce del dolore di chi ha perso un affetto, un figlio, un compagno di vita, un amico, un genitore. Sei anni da quel 12 luglio 2016, nella straniante consapevolezza della necessità di ottenere giustizia e verità al più presto.
«Il Comune di Corato è, tutt'oggi, segnato da quella tragedia, che rimane una ferita aperta» ha affermato il Sindaco Corrado De Benedittis. «Quell'incidente ha strappato alla vita persone innocenti, che viaggiavano o che stavano svolgendo il proprio lavoro. Contestualmente, sono diventati problematici i collegamenti tra Comuni limitrofi, con conseguenti disagi e danni a lavoratori, lavoratrici, studenti, studentesse, famiglie» ha aggiunto.
«Oggi, con forza, chiediamo verità e una accelerazione sui lavori di ripristino, raddoppio e messa in sicurezza della tratta ferroviaria. Avrebbe dovuto esserci una legge speciale, come si è fatto per il ponte di Genova. Evidentemente, si paga il prezzo di essere comunità del Sud che, quindi, possono aspettare. Noi Sindaci, però, da sempre in prima linea, non abbiamo più voglia di aspettare. Questo incidente ferroviario può essere considerato, a ragione, un capitolo di "Questione meridionale". Ritardi, disattenzioni, mancate verità. Serve una voce unitaria, autorevole e non populista, che affermi diritti e restituisca dignità al Mezzogiorno e all'intero Paese».
Commovente e sentito, l'omaggio reso sul luogo del disastro dal Sindaco di Corato alle 23 vittime di quel terribile scontro, fra cui due coratini: Luciano Caterino e Francesco Ludovico Tedone.
«Il Comune di Corato è, tutt'oggi, segnato da quella tragedia, che rimane una ferita aperta» ha affermato il Sindaco Corrado De Benedittis. «Quell'incidente ha strappato alla vita persone innocenti, che viaggiavano o che stavano svolgendo il proprio lavoro. Contestualmente, sono diventati problematici i collegamenti tra Comuni limitrofi, con conseguenti disagi e danni a lavoratori, lavoratrici, studenti, studentesse, famiglie» ha aggiunto.
«Oggi, con forza, chiediamo verità e una accelerazione sui lavori di ripristino, raddoppio e messa in sicurezza della tratta ferroviaria. Avrebbe dovuto esserci una legge speciale, come si è fatto per il ponte di Genova. Evidentemente, si paga il prezzo di essere comunità del Sud che, quindi, possono aspettare. Noi Sindaci, però, da sempre in prima linea, non abbiamo più voglia di aspettare. Questo incidente ferroviario può essere considerato, a ragione, un capitolo di "Questione meridionale". Ritardi, disattenzioni, mancate verità. Serve una voce unitaria, autorevole e non populista, che affermi diritti e restituisca dignità al Mezzogiorno e all'intero Paese».
Commovente e sentito, l'omaggio reso sul luogo del disastro dal Sindaco di Corato alle 23 vittime di quel terribile scontro, fra cui due coratini: Luciano Caterino e Francesco Ludovico Tedone.